Anche se crediamo che non abbia bisogno di presentazioni oggi vogliamo comunque parlarvi del Pastificio Benedetto Cavalieri.
Già dagli inizi del XIX secolo la Famiglia Cavalieri, originaria della Puglia, era dedita alla produzione di grano duro, le particolari caratteristiche di queste terre le rendevano particolarmente adatte a questo tipo di coltivazione. Con l’unificazione dell’Italia e la crisi agraria che ne derivò, la Famiglia Cavalieri fu costretta ad trovare strade alternative, prima commerciando i suoi prodotti in terre lontane e successivamente creando nuove macine capaci di ottenere la migliore molitura del grano duro.
Nel 1918 Benedetto Cavalieri, grazie agli insegnamenti e all’esperienza ereditata dal padre Andrea, inaugura il “MOLINO E PASTIFICIO BENEDETTO CAVALIERI”, progettati con il fine di produrre pasta di qualità con il grano duro “fino selezionato”.
A capo del Pastificio Benedetto Cavalieri si sono alternate quattro generazioni di pastai, questo ha fatto sì che tutti i valori che avevano ispirato la Famiglia Cavalieri nel corso di questa stupenda avventura siano rimasti invariati, esperienza e dedizione sono pilastri portanti su cui si basa l’alta qualità dei prodotti Benedetto Cavalieri.
Le caratteristiche che rendono questa pasta unica e famosa in tutto il mondo sono la rigorosa selezione delle materie prime, grani duri italiani che crescono sulle colline di Puglia e Basilicata, questo viene coltivato evitando il massiccio uso di fertilizzanti, questo ovviamente va a scapito delle quantità prodotte ma mantiene alta la qualità del grano.
Successivamente il grano viene lavorato con un metodo definito “delicato”, questo consiste in una prolungata impastatura, una lenta gramolatura, pressatura e trafilatura al bronzo e un’essicazione a bassa temperatura. Il risultato è una consistenza assolutamente naturale e una grande permeabilità ai condimenti, il tutto conservando i preziosi valori nutritivi del buon grano duro.
La pasta Benedetto Cavalieri ovviamente è disponibile in diversi formati, il nostro preferito è lo “Spaghettone”, cuoce in 16-17 minuti, ma vi assicuriamo che ne vale la pena.